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Cateteri
Un catetere è un tubo sottile utilizzato per fornire liquidi o farmaci direttamente a una persona o animale. Può anche essere usato per drenare i liquidi dal corpo.
Il catetere è posto in una vena o arteria. Bisogna stare attenti a posizionarlo, quindi, è meglio avere una formazione medico-sanitaria o chiedere a un professionista.
Ci sono diversi tipi di cateteri, tra cui cateteri per vene, cateteri per arterie e cateteri per drenaggio.
Un catetere venoso centrale viene inserito in una vena nel collo, nella spalla o nel torace. Un catetere venoso periferico viene inserito in una vena nel braccio o nella gamba.
Ti lasciamo alcuni consigli per aiutarti a scegliere un catetere:
- Essere informati sull'obiettivo diagnostico e/o terapeutico dell'instaurazione della CVP.
- Stimare la durata della terapia endovenosa.
- Considerare l'aggressività del trattamento e il tipo di soluzione da infondere.
- Ispezionare il tipo e le caratteristiche delle vene disponibili (scelta della vena nell'incannulamento della linea periferica).
- Valutare lo spessore del catetere da impiantare, tenendo conto del calibro della vena scelta. Quando il catetere è spesso rispetto al calibro della vena, provoca un danno all'intima venosa, favorendo la comparsa di flebite meccanica e aumentando il disagio del paziente. Più sottile è il catetere, più a lungo rimarrà in sede e minore sarà il rischio di stravaso.
- Valutare il flusso dei volumi da infondere; quanto più sottile è il catetere, tanto più difficile è il passaggio dei volumi nel flusso sanguigno.
- Valutare le precedenti complicanze note (flebite e stravaso).
- Selezionare il catetere con il minor rischio di complicanze (infettive e non).
- Evitare l'uso di aghi metallici per la somministrazione di liquidi e farmaci, che potrebbero causare necrosi dei tessuti in caso di stravaso.
Ti mostriamo i vantaggi e svantaggo dei cateteri di inserimento periferico:
Vantaggi:
- La venipuntura con questo tipo di catetere è una tecnica comune e poco invasiva.
- Le complicazioni di solito si verificano localmente nel sito di puntura e di perforazione.
- CATETERE PERIFERICO CORTO: consente la somministrazione rapida di fluidoterapia, sangue ed emoderivati. Di scelta in caso di emergenza immediata.
- CATETERE PERIFERICO DI MEDIA LUNGHEZZA: riduce il rischio di flebite meccanico-chimica con fluidi a bassa capacità irritante mediante inserimento in sede cefalica o basilicale profonda.
- CATETERE DI IMPIANTO PERIFERICO CENTRALE: approccio semplice e tecnica relativamente indolore. Di solito hanno un tempo di permanenza lungo, soprattutto quelli realizzati in materiale siliconico. Consentono il controllo emodinamico (PVC). Impianto centrale, che consente l'infusione di elevati volumi di liquidi e perfusioni iperosmolari o irritanti. Possono essere a due lumi.
Svantaggi:
- Le complicazioni sono frequenti a partire da 48-72 ore dopo il posizionamento.
- La rimozione di un catetere spesso comporta il posizionamento di un nuovo catetere.
- Il rischio di complicazioni aumenta in proporzione alla capacità irritante della soluzione trasfusa.
- Non consentono il controllo emodinamico.
- I cateteri con ago in acciaio producono alti tassi di flebite meccanica e di stravaso.
- Consentono una bassa portata di perfusione.
- CATETERE PERIFERICO BREVE: non raccomandato dal CDC per trattamenti di durata superiore a 7 giorni; non raccomandato per la fluidoterapia ad alta osmolarità o ad alto rischio flebitico.
- CATETERE PERIFERICO DI MEDIA LUNGHEZZA: inserimento più difficile. In caso di complicazioni nel punto di impianto, l'intera lunghezza della vena incannulata viene persa. I cateteri ad ago intracatetere presentano il rischio di causare la sezione del catetere stesso durante l'incannulamento.
- CATETERE DI IMPIANTO PERIFERICO CENTRALE: richiede una tecnica sterile e la puntura è leggermente più dolorosa. La possibilità di infezione e/o tromboflebite (soprattutto in quelli realizzati in materiale poliuretanico) è più elevata e le sue ripercussioni più gravi.