La vera (o quasi) storia di Valda. Venditrice di sogni e briciole di pane

Valda è nata, nemmeno lei ricorda quando, in un paesino di montagna, molto molto sperduto, di nome Monfrasco. Parla poco, ma sa esprimersi molto bene mimando col corpo ciò che pensa. Fa espressioni buffe e sogni incredibili. Un giorno Valda trova un carretto abbandonato. Quella notte fa un sogno più incredibile degli altri e inizia a scrivere frasi su piccoli biglietti, con la sua calligrafia da terza elementare ripetuta tante volte. Il giorno dopo cuoce molto pane, quello ancora seguente racimola secchi, cestini e una vecchia valigia. Il quarto giorno parte. Sul carretto sta scritto “Vendo sogni e briciole di pane”. Agli abitanti di Monfrasco, sorpresi e tristi per la sua partenza, dice che il mondo ha bisogno di qualche briciola di pane e un po’ di sogni… Da quel giorno Valda non si è ancora fermata. A ogni persona che incontra fa un sorriso (o anche due), si avvicina, offre una briciola di pane, comunicando con il suo modo buffo, poi apre la valigia. A questo punto, come una magia,